Le imprese che effettuano investimenti in ricerca e sviluppo avranno la possibilità – per gli anni 2017, 2018,  2019 e 2020 – di ottenere un’agevolazione fiscale, sotto forma di credito d’imposta.

Il bonus è riconosciuto a tutte le imprese, indipendentemente dalle dimensioni aziendali, dalla forma giuridica, dal settore di attività e dal regime contabile adottato.

 

Il Credito, una volta maturato può essere utilizzato direttamente per il pagamento di F24 andando a compensare quanto dovuto con il credito.

 

Le spese agevolabili sono quattro:

 

  1. Personale altamente qualificato impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo, in possesso di un titolo di dottore di ricerca, ovvero iscritto ad un ciclo di dottorato presso un’università italiana o estera, ovvero in possesso di laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico secondo la classificazione UNESCO Isced (International Standard Classification of Education);

 

  1. Quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio, con un costo unitario non inferiore a euro 2.000 al netto dell’IVA;

 

  1. Spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, e con altre imprese, comprese le startup innovative;

 

  1. Competenze tecniche e privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale, anche acquisite da fonti esterne.

 

Il credito d’imposta spetta sul 50% delle spese ………………

 

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