La Corte di Cassazione con la sentenza n. 23758/2017 ha dichiarato inammissibile, da parte dell’Agenzia delle Entrate, la contestazione di compensi ai soci percepiti a titolo di consulenze erogate alla società, documentate da specifici contratti di consulenza, presumendo che si trattasse di distribuzione di utili in nero.
La semplice presunzione di distribuzione degli utili, mascherati da consulenze, non è sufficiente per dimostrare l’irregolarità dell’operazione poiché è “…necessario verificare le concrete modalità di attuazione delle attività di consulenza nonché l’effettiva utilità arrecate alla società […] in chiave strumentale, con l’attività d’impresa”.
Commenti recenti